Uno dei segreti della felicità si trova nel cibo. Studi recenti stanno cercando spiegazioni molecolari all’essenzialità di alcuni nutrienti per il cervello, tra cui gli acidi grassi a catena lunga poli-insaturi. Sembra che abbiano effetti protettivi oltre che strutturali, ma molto più attraente è la scoperta dei loro effetti sull’umore. Ad alcuni topi è stata somministrata una dieta priva di questi acidi grassi, ed hanno mostrato gravi depressione, ansia e disperazione. Questi disturbi andavano via somministrando tali nutrienti, che sono i precursori delle molecole che controllano le risposte antidepressive, gli endocannabinoidi. Tali molecole sono posizionate al crocevia metabolico fra ruolo nutrizionale dei grassi, attività cerebrale e comportamento, e hanno un ruolo chiave per spiegare gli effetti euforizzanti del cibo. La loro interazione con l’area della corteccia prefrontale fa partire risposte finalizzate all’acquisizione di intimo soddisfacimento e forte senso di autostima. Che uno specifico regime nutrizionale abbia una controparte psicologica scientificamente dimostrata ha un’importanza che non può essere sottovalutata.
Dott. Gabriele Rapone
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