Il Biogarei è stato utilizzato come ausilio espressivo nella drammatizzazione della storia “Un augurio speciale per Marco”, nell’ambito di un progetto sulla sensibilizzazione al volontariato e alle abilità pro sociali, nell’anno scolastico 2011/12, con gli alunni delle classi 2F-2G-2M della primaria dell’Istituto “Perlasca-plesso Gemmellaro” di Roma.
I bambini sono stati guidati alla visualizzazione di alcune scene fondamentali del racconto, all’immedesimazione nel personaggio, grazie anche all’utilizzo di un marionetta, costruita dai bambini stessi, che lo rappresentava.
Una volta accompagnati nella visualizzazione della scena, i bambini sono stati invitati a dare letteralmente “respiro” alla marionetta, dunque al personaggio, sperimentando a turno individualmente, e poi collettivamente, una respirazione prima naturale poi man mano più profonda e rumorosa.
La disposizione in cerchio, la turnazione nell’eseguire l’esercizio hanno contribuito a stimolare nei piccoli attori una buona attenzione condivisa alla storia e alle vicende del personaggio; a creare un clima giocoso e positivo per il gruppo; e a far ritrovare ai bambini contatto con il proprio respiro: giocando e scherzando, hanno sperimentato l’ascolto della propria respirazione naturale e hanno provato ad esercitare la respirazione addominale.
I passi sul posto, la camminata a passi lenti e/o rumorosi, sono stati ulteriori strumenti nuovi d’espressione per mimare i movimenti del personaggio ed il suo stato d’animo; stessa funzionalità ha avuto lo yoga della risata : il sorriso individuale e simulato da ognuno a turno e la risata di gruppo conseguente, accompagnati dal battito ritmato delle mani e dei piedi, abbinati a vocalizzi, hanno rappresentato, nel gioco di finzione, un momento di gioia e di festa del racconto oggetto della drammatizzazione; e nella realtà hanno favorito uno scambio comunicativo giocoso fra i bambini, e nel contempo hanno molto probabilmente( così è apparso all’osservazione attenta e partecipativa dei conduttori e a quella delle insegnanti) permesso un momento nel quale canalizzare, giocando ed imparando,il bisogno di scaricare con il corpo la stanchezza della giornata scolastica e/o le possibili tensioni emotive accumulate.
Nella parte conclusiva dell’incontro i bambini sono stati invitati ad esprimere le loro impressioni, i loro pensieri, sul racconto in sé e sulla tecnica usata per rappresentarlo: è stato questo feedback a sottolineare come lo strumento biogarei abbia anche favorito l’espressione verbale nella maggioranza dei bambini, mettendo d’altro canto in luce le difficoltà di alcuni bambini ad esprimersi o ad integrarsi nei movimenti e nel gioco di gruppo del resto della classe, elementi visibili e condivisi anche da osservatori esterni come le maestre presenti durante le attività.
Il racconto oggetto della drammatizzazione
“Era una bella giornata d’autunno, anche se cominciava a fare un po’ freddo..il sole spendeva nel cielo. Per Marco era un giornata speciale, era il giorno del suo compleanno,stava per compiere 8 anni..e avrebbe voluto tanto festeggiare magari con una bella torta e tanti amici, ma sapeva già che non avrebbe potuto, la mamma e il papà gli volevano tanto bene ma proprio non potevano organizzare una festa per lui..i fratellini erano troppo piccoli per poter fare una festa..insomma Marco era tanto triste. Il suo migliore amico Mario..però sapeva che era proprio il giorno della festa di Marco, allora mentre aspettava che arrivasse a scuola decise di fare una sorpresa… “Ora continua tu con i tuoi compagni a scrivere la storia..come andrà a finire?
Un divertente ausilio per il “gioco di finzione”..
“Il gioco di finzione può consistere nel far credere da parte del bambino che è un’altra persona, che anche l’amico è un’altra persona, e che queste due persone di fantasia interagiscono. Tale gioco di tipo socio drammatico potrebbe fornire un esercizio utilissimo nel differenziare il sé dagli altri, nel prendere la prospettiva degli altri, provare ruoli sociali e interagire socialmente con gli altri”. (Flavel-Miller, 1996.)
La tecnica Biogarei sperimentata per drammatizzare il racconto è stato per i bambini un utile strumento per il gioco di finzione, nella misura in cui interpretavano prima il protagonista “Marco”, rappresentando, con le espressioni del viso, con la respirazione profonda, o rumorosa, o affannata, con la simulazione della risata,con i movimenti del corpo, con la postura, le sue emozioni, il suo stato d’animo; in seguito, con la stessa modalità, gli altri personaggi che circondavano il protagonista nella sua giornata in principio “triste e grigia”, in seguito “sorprendente e allegra”. Gli elementi di bioenergetica e lo yoga della risata si sono rivelati strumenti utili ed efficaci alla drammatizzazione, favorendo nel contempo un clima positivo e giocoso nel gruppo classe. Il R.e.i. non è stato adoperato in quanto non idoneo in questo particolare contesto ,ma è stato sostituito, come precedentemente descritto, da un momento di feedback finale nel quale è stato possibile per i bambini esprimersi sull’attività svolta.
Il biogarei , come strumento per progetti scolastici e attività ludiche di gruppo per bambini, potrebbe essere sperimentato come ausilio psico-educativo di prevenzione per l’educazione socio-affettiva e per la prevenzione delle dinamiche relazionali proprie del bullismo.
Dott.ssa Manuela Azzurra Lippolis
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